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Immacolata tra i SS. Sebastiano, Lucia, Rocco – Giovanni Agostino Ratti / Olio su tela, XVIII secolo, metà – Oratorio dei SS. Nazario e Celso, Genova Pegli

Novembre 05, 2021 · Tele ·  Luogo: Pegli, Genova·  Pertinenza: Oratorio dei SS. Nazario e Celso·  Soggetto: Immacolata tra i SS. Sebastiano, Lucia, Rocco·  Tecnica, materiali e dimensioni: Dipinto ad olio su tela cm 230x130 · 0 comments

Scheda tecnica dell'opera

  • Autore: Giovanni Agostino Ratti
  • Soggetto: “Immacolata tra i SS. Sebastiano, Lucia, Rocco”
  • Datazione: XVIII secolo, metà
  • Luogo: Pegli, Provincia di Genova, Comune di Genova
  • Tipologia, materiale, tecnica e dimensioni: dipinto ad olio su tela, cm 230x130

Stato di conservazione e precedenti interventi

L’opera non sembra aver subito restauri in passato. Il dipinto è in prima tela con due cuciture verticali e una di raccordo orizzontale di 10 cm. ed è tensionato su di un telaio ligneo fisso in tiglio con traversa. La preparazione pittorica è bolare; si evidenziano una craquelure da essiccamento del colore in corrispondenza dei manti di Santa Lucia e di San Rocco come pure cadute/slittamenti degli ultimi strati di alcune cromie rosse/rosa sempre sul manto di Santa Lucia.

Si evidenziano una diffusa e marcata craquelure, marcate deformazioni da tensionamento della tela di supporto, meglio evidenti a luce radente, l’ impressione dei bordi interni del telaio e della traversa.

Le lacune presenti interessano in parte solo lo strato pittorico, in parte anche la preparazione pittorica; sono sparse e non di grandi dimensioni ,più concentrate nella metà superiore. La superficie pittorica è coperta da un omogeneo strato di sporco di deposito e da numerose gocce di cera nella metà inferiore. I listelli meccati sono inchiodati su quattro listelli inchiodati a loro volta al telaio, sono tarlati e versano in cattivo stato di conservazione in quanto lacunosi ed ossidati.

Progetto di intervento

Il progetto di intervento di restauro, considerato lo stato conservativo della tela di supporto, prevede, dopo l’intervento di pulitura della superficie pittorica, il consolidamento della tela di supporto e degli strati pittorici nell’ottica di lasciare l’opera in prima tela tenendo presente:

- di non usare alcun prodotto a base acquosa in quanto il dipinto ha una preparazione bolare, pertanto è estremamente sensibile all’acqua
- di non rimuovere la preparazione bolare debordante sul retro della tela e di fare in modo che non rimanga impressa sul recto
- di non livellare la cucitura e di fare in modo che non rimanga impressa sul recto

Gli interventi, si svolgeranno dapprima sul piano a bassa pressione con il dipinto sia a faccia in su che a faccia in giù (in questo secondo caso con interposto un tessuto di idoneo spessore per non schiacciare le numerose pennellate rilevate), in seguito sul piano termico a bassa pressione con il dipinto posizionato a faccia in giù vista la presenza della cucitura sul verso sempre con interposto un tessuto di idoneo spessore; seguirà un’operazione di strip-lining per il montaggio sul nuovo telaio lgneo.


  • Dopo la misurazione del Ph della superficie per identificare il range di acidità-basicità idoneo alla rimozione dello sporco superficiale senza intaccare la materia originale, si è optato per una soluzione tamponata a Ph 7 addensata con Vanzan NF-C al 3%, procedendo per campiture cromatiche.
  • Rimozione meccanica delle gocce di cera
  • Rimozione del dipinto dal telaio
  • Pulitura del verso della tela dallo strato di sporco di deposito e dai piccoli detriti accumulatesi lungo il lato inferiore
  • Intervento di consolidamento-appianamento della tela di supporto svoltosi in tre tempi: 1) Stesura sul verso del dipinto del polimero Aquazol 500 in soluzione al 3% in Solvanol e attesa dei tempi di evaporazione del solvente di apporto. 2) Ulteriore stesura del polimero Aquazol 500 al 10% in solvanol dal recto e dal verso con il dipinto posizionato sul piano a bassa pressione con sottostante doppio strato di tessuto non tessuto; chiusura del sistema con pellicola Melinex ed apertura di una finestra di dimensioni leggermente più piccole del dipinto sia per il recto che per il verso in modo da vincolarne i bordi e permettere il passaggio forzato dell'aria che, oltre a tenere il dipinto vincolato e planare, permette la penetrazione in profondità del polimero e la successiva asciugatura degli strati. 3) Contemporaneo massaggio con stecca d'osso con interposto Melinex; il processo di asciugatura permette al polimero di fermare nella giusta posizione le incrinature della tela e contemporaneamente di consolidare la fibra stessa.
  • Consolidamento degli strati pittorici: stesura dal verso della tela di resina Plexisol P550 in soluzione al 15% in white spirit
  • Ad avvenuta evaporazione del solvente fluidificazione del polimero su piano termico a bassa pressione
  • Realizzazione di inserti nelle poche e piccole porzioni di tela lacunose con tela preparata con Plextol in acqua al 50% ed incollate con colla di storione in proporzione 1:1 con frumina al 10% in acqua.
  • Protezione delle cuciture con incollaggio di velo di poliestere monofilato (Origam – CTS) con Plexisol P550 (50%) cicloesano (30%) ed acetone(20%)
  • Fissaggio con Beva 371 al dipinto di strisce perimetrali di tensionamento in tessuto poliestere Lipari color grezzo (ditta CTS) precedentemente preparate con resina Plextol in acqua al 50% e successivamente sfrangiate per non creare spessore al di sotto del supporto
  • Montaggio del dipinto su nuovo telaio ligneo in abete con sistema di tensionamento angolare a vite con crocera centrale (realizzazione Luca Venier – Cinque Lampadi Restauri)
  • Stuccatura delle lacune con gesso di Bologna legato a Plextol al 12% e loro imitazione pittorica di superficie con gesso liquido a pennello
  • Verniciatura della superficie pittorica con vernice 033 ( Laropal A81 - Antares) e successiva con Regal Gloss a nebulizzazione (CTS)
  • Reintegrazione pittorica delle lacune con colori reversibili a vernice (Gamblin)
  • Cornice lignea meccata: disinfestazione con Permetar, pulitura e fissaggi localizzati, risarcimento di piccole mancanze con resina balsite, ammanitura, bolatura ed argentatura con foglia d’argento, reintegrazioni pittoriche sparse con colori ad acquarello, stesura della mecca.
Prima e dopo il restauro